Cambia il welfare e nascono nuovi bisogni sociali, Polis raccoglie la sfida

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Cambia il welfare e nascono nuovi bisogni sociali, Polis raccoglie la sfida

2018-12-18T10:38:38+01:00 News|

da Umberto Maiorca
PERUGIA – «In un mondo in vorticosa evoluzione, anche le imprese sociali sono chiamate a raccogliere le sfide del welfare e, quindi, ad intercettare i nuovi bisogni, le nuove necessità sociali, dando risposte efficaci con una visione aperta e lungimirante». Gianfranco Piombaroli, presidente della cooperativa sociale Polis, traccia le linee del nuovo anno, partendo dal bilancio di quello appena trascorso, in occasione dell’assemblea dei soci che si terrà martedì 18 dicembre 2018 alle ore 16.30 presso il ristorante Faliero (vocabolo Case Sparse 23/c, Montebuono di Magione – Perugia).

All’ordine del giorno l’analisi economico-patrimoniale al 30/09/2018 e il bilancio di previsione 2019, la verifica dell’attuazione del piano strategico deliberato il 26/05/2016 e l’informativa sul conferimento di ramo d’azienda in una società a responsabilità limitata con capitale sociale detenuto da Polis.

«Quale scenario si potrebbe immaginare se improvvisamente chiudessero le strutture per gli anziani, gli asili nido, i centri diurni per la disabilità, le comunità terapeutiche di salute mentale, l’assistenza domiciliare e l’insieme dei più svariati servizi alla persona gestiti dalle cooperative sociali e se, conseguentemente, perdessero il lavoro decine di migliaia di persone, tra cui i soggetti svantaggiati? – prosegue il presidente Piombaroli – Sicuramente milioni di cittadini e famiglie si troverebbero in gravissime difficoltà. Cerco di immaginarmi come sarebbero i servizi e quali le risposte ai bisogni delle comunità locali dove Polis opera se Polis non ci fosse, senza il contributo che, seppur modesto, Polis fornisce ogni giorno, da sempre, con impegno, costanza, determinazione e competenza».

soci/lavoratori di Polis sono 1.048, con 229 ingressi e 197 uscite; il 18% è costituito da uomini e l’82% da donne (695 part-time, 353 full-time); 467 soci sono over 45 anni, 389 dai 35 ai 45 e 192 dai 18 ai 34 anni. I soci risiedono in Umbria(514), Abruzzo (321), Sardegna (161), Toscana (31) e Marche (21). In 450 si occupano di anziani, 275 di disabili, 108 di salute mentale e dipendenze, 81 diinfanzia e 76 di minori e politiche sociali, coinvolti anche 44 corsi di aggiornamento e formazione.

«Le sfide che oggi ci troviamo ad affrontare sono molto complesse e riguardano la nostra capacità di dare risposte sempre più coerenti in relazione ai bisogni e alle azioni di politica degli Enti nei territori dove operiamo – dice ancora Piombaroli – Fare impresa è sinonimo di rischio e fare impresa sociale è paradossalmente avere un rischio maggiore: concorrenza sleale, appalti al massimo ribasso, non congrui, ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, applicazione di più contratti di lavoro (forse almeno 16) relativi ai servizi alla persona, il profit che avanza ed altro ancora».

Per il futuro la scelta di Polis è chiara: «Contaminare ed essere contaminati, creare legami, reti sociali, perché abbiamo bisogno di tutti per realizzare il bene comune e contribuire ad un modello di società basata sul benessere, visto che ne siamo portatori sani – prosegue Piombaroli – Da tempo abbiamo ravvisato l’importanza del confronto con tutti gli attori del welfare, dobbiamo rafforzare le collaborazioni con il mondo del profit, con le società di consulenza ed i professionisti, con il sistema bancario e le fondazioni bancarie sensibili al nostro mondo, con i cittadini che hanno bisogni e sono anche portatori di progetti».

Da qui la decisione di «investire sull’organizzazione, sulle competenze, sugli strumenti per migliorare il lavoro e la qualità dei nostri servizi» sulle azioni di «ricerca, di sviluppo e di progettazione» e su una «progettazione sia pubblica che privata di Polis, sfidando il nuovo che avanza, in un concetto di welfare mix che prevede l’integrazione dell’offerta pubblica con quella privata/convenzionata», senza perdere di vista due concetti fondamentali: «forte capacità di visione ancorata ad un credibile sistema di valori condivisi; solido sistema di relazioni con tutti gli attori che operano nei territori di riferimento». Visione, valori, relazioni, sono infatti la spina dorsale di “Polis 2028”, progetto strategico di ampio respiro basato sui legami, sulla conoscenza, sull’innovazione, con al centro le persone, non solo come portatrici di interesse, ma soprattutto come fonte di idee e di innovazione.

Al termine dell’assemblea ci sarà la cena per lo scambio dei saluti in collaborazione con i partner commerciali: Saci, Reale Mutua, Derma Heart, Area sistema.

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