Nel libro scritto da Angelo Palmieri, collaboratore e amico della nostra cooperativa, progettista sociale e sociologo, si intrecciano storie di migrazione, povertà, dipendenza e disturbi alimentari, ma anche racconti di amore adottivo, rinascita comunitaria e fede incarnata. Un’opera che tocca le corde più profonde dell’esistenza, offrendo uno sguardo lucido e al tempo stesso carico di speranza sulle fragilità e le risorse delle persone.
Per la ricchezza delle tematiche affrontate e la sensibilità con cui sono narrate, abbiamo scelto di condividere e valorizzare questo testo nel nostro sito. Un invito alla lettura, ma anche alla riflessione e all’impegno concreto.
In un tempo che frantuma i legami, dove le persone si aggirano come “monadi vaganti”, viandanti senza meta né radici, le ferite dell’anima vengono lenite da chimiche silenziose e l’istituzione appare come un gigante stanco, che osserva ma non custodisce, Lì dove termina la notte è un’opera che attraversa con coraggio e delicatezza i confini del dolore umano, per restituirgli voce e dignità. Angelo Palmieri intreccia analisi sociologica, narrazione autobiografica e meditazione spirituale, componendo una raccolta di riflessioni che non si limita a descrivere il disagio, ma lo abita, lo ascolta, e da lì tenta di generare speranza.
Diviso in tre sezioni – Fragili e marginali, Orizzonti feriti e speranze, La spiritualità dell’incontro – il volume racconta storie vere di migrazione, povertà, dipendenza, disturbi alimentari, ma anche esperienze di amore adottivo, rinascita comunitaria e fede incarnata. Il Mediterraneo, Lampedusa, Orvieto, Bitonto e la Calabria diventano scenari esistenziali, luoghi dove l’umano si rivela nella sua nudità e nel suo bisogno di senso profondo.
Con uno stile radicale, Palmieri non si limita a denunciare le disuguaglianze, ma invoca un’etica della prossimità, una pedagogia del legame, una spiritualità capace di farsi carne. Il lettore viene chiamato in causa, provocato a scegliere se restare spettatore – uno spettatore goffmaniano, nascosto dietro le quinte della rappresentazione sociale – oppure farsi testimone, parte viva e responsabile di un tempo che chiede ascolto e partecipazione.
Questo libro è un atto d’amore verso ciò che resiste nel buio.
Angelo Palmieri è sociologo e progettista sociale. Da anni opera nelle comunità per le dipendenze e la salute mentale, lavorando a stretto contatto con persone ai margini in qualità di educatore. Ha pubblicato numerosi articoli su tematiche sociali, affrontando con sguardo critico e partecipato le dinamiche del disagio giovanile, delle politiche sanitarie e dell’inclusione sociale. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Economia e Gestione delle Aziende Sanitarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, integrando l’analisi accademica con l’esperienza diretta nel campo delle fragilità e delle comunità terapeutiche.