Francesco Bianchini è un operatore domiciliare e svolge servizi molto delicati nelle case delle persone: assistenza, cura e igiene. Servizi essenziali che con l’epidemia Covid19 continuano ad essere svolti, pur nelle oggettive difficoltà quotidiane.
“Vado a casa delle persone che hanno bisogno di essere lavate, cambiate, accompagnate in bagno, persone che non si possono muovere. È un lavoro che non si può fare a distanza, non ci sono modi alternativi di prestare questi servizi essenziali per persone, anziani o giovani, in difficoltà. In alcuni casi il servizio è stato sospeso, per altri continuo perché non c’è altro modo e non si possono lasciare le persone sole. È diventato più faticoso, hai un po’ di paura, molto di più nell’andare a fare la spesa, perché non ti puoi fidare molto degli altri, che a casa delle persone. Lì stai molto più attento e cerchi di non fare quello che prima ti veniva spontaneo; adesso ci rifletti perché devi salvaguardare sempre prima l’utente e non far trasparire timori o insicurezze”.
Francesco va in molte case, ma “tutti hanno compreso le nostre difficoltà, come operatori, mi dicono da stare attento, ma non tanto per loro e i loro cari che hanno bisogno dei servizi, ma per me, per i miei colleghi operatori. Si preoccupano che stando in giro possiamo ammalarci. Questo è bello perché si fidano di noi e ci considerano come di famiglia”.